venerdì 27 dicembre 2013

Danze dell’antica Roma





Al contrario delle danze greche, le quali erano brillanti, piene di gloria , amore, e bellezza, le danze dell’antica Roma erano unicamente di tipo guerriero, come la Bellicrepa istituita da Romolo in memoria al ratto delle Sabine. Gli antichi Romani dunque conobbero come i greci le danze sacre e militari e presero da essi le danze Baccanali la cui origine era di tipo religiosa e quindi svolte da sacerdotesse e sacerdoti del dio Bacco. Invece nella danza Lupercalia si venerava il dio Pane, dove il 15 marzo di ogni anno i sacerdoti completamente nudi andavano per le vie percuotendo la folla con un frustino. Nelle danze romane gli uomini potevano sostenere anche le parti femminili, e a diversità della Grecia anche le donne potevano recitare. Va detto che comunque il popolo romano non amava molto ballare, ma preferiva guardare le movenze dei danzatori. Quindi le danze erano più una forma di intrattenimento per rallegrare banchetti e feste oltre che dedite all’arte teatrale. Dopo il saccheggio di Totila, le danze scomparvero da Roma.  Si continuò a ballare però nella Gallia, divenuta romana, ballavano i Goti, i Franchi, mentre il culto cristiano aveva incoraggiato le danze primitive. I Cristiani celebravano con inni e danze, come avevano fatto precedentemente gli Ebrei: ballando nei cimiteri in onore dei morti.

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